Manovra Finanziaria 2024: novità per la casa

Mutui prima casa: l’accesso al Fondo di garanzia per la prima casa, secondo il prioritario regime di concedibilità della garanzia sino alla soglia massimadell’80% della quota capitale, tempo per tempo in essere sui finanziamenti concessi. Si ricorda che l'agevolazione in discorso – fruibile per i soli finanziamenti con limite di finanziabilità superiore all' 80%riguarda le seguenti categorie di soggetti, purché muniti di un ISEE non superiore ai 40.000 euro annui: giovani coppie, nuclei familiari monogenitoriali con figli minori; conduttori di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari comunque denominati; giovani che non hanno compiuto 36 anni di età. Fino al 31 Dicembre 2024,sarà pertanto possibile presentare richiesta di accesso al Fondo di garanzia per la  prima casa. Permanenza della garanzia del Fondo in caso di surroga del mutuo purché: le condizioni economiche rimangano sostanzialmente invariate o siano migliorative di quelle originarie e comunque non abbiano impatti negativi sull’equilibrio economico-finanziario del Fondo medesimo.

Donazioni immobiliari:nel 2022, le donazioni immobiliari in Italia hanno raggiunto quasi 213mila. La nuova manovra introduce misure per rilanciare questo mercato, riducendo i timori degli acquirenti e tutelando i diritti degli eredi. Con la manovra, il terzo che abbia acquistato non è più tenuto a restituire il bene, mentre a tutela degli eredi eventualmente lesi è previsto l’obbligo del donatario e del terzo acquirente a titolo gratuito di compensare in denaro il legittimario pretermesso.

 

Locazioni brevi: è stata elevata l’aliquota della cedolare secca applicabile, su opzione, a tali contratti, con la possibilità di conservare l’aliquota ordinaria (21%) per un solo immobile destinato alla locazione breve. Pertanto la cedolare secca sulle locazioni brevi: si applica con l’aliquota ordinaria del 21% sui redditi derivanti da un immobile individuato dal  contribuente; si applica con l’aliquota del 26% sui redditi derivanti dalla locazione breve di altri immobili diversi da quello sopra indicato; non può applicarsi se il proprietariodestina alla locazione breve più di 4 immobili nel periodo d'imposta, perchè in tal caso si

ricade nell’esercizio di impresa, che è incompatibile tanto con la cedolare secca, quanto

con la definizione di locazione breve.

 

Superbonus: nel 2023 era pari al 90%, scenderà al 70% nel 2024. Tuttavia, rimarrà al 110% fino alla fine del 2023 per unifamiliari e condomini con lavori iniziati nel 2022; gli altri incentivi per l’edilizia (bonus ristrutturazioni, ecobonus, bonus verde e barriere architettoniche) sono già finanziati almeno per un altro anno e quindi proseguiranno.

 

Immobili ristrutturati: Con riguardo alle modalità di determinazione dei costi inerenti ai fini del calcolo della plusvalenza, viene stabilito che: se gli interventi superbonus sono conclusi da non più di5 anni all’atto di cessione, non si tiene conto delle spese relative a tali interventi,  qualora si sia fruito dell’incentivo nella misura del 110% e siano state esercitate le  opzioni di cessione del credito relativo alla detrazione spettante o dello “sconto  sul corrispettivo”, di cui all’art. 121 co. 1 lett. a) e b) del DL 34/2020. Se gli interventi 

superbonus sono conclusi da più di 5 anni, ma entro i 10 anni all'atto di cessione, si 

tiene conto del 50% delle spese se si è fruito dell'agevolazione nella misura del 110% e

se sono state esercitate le suddette opzioni di cessione o sconto. Rimane fermo che 

per gli stessi immobili acquisiti o costruiti, alla data della cessione, da oltre 5 anni, il prezzo di acquisto o il costo di costruzione, come sopra determinato, è rivalutato in base alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. Alle suddette plusvalenze risulta possibile applicare l’imposta sostitutiva dell’IRPEF del 26%, di cui all’art. 1 co. 496 della L. 266/2005.

 

Migliorie efficienza energetica: detrazioni rimanenti con le aliquote ordinarie del 65% e del 50% ad interventi come: installazione climatizzatori, acquisto di stufe e legna o a pellet e sostituzione caldaie.

 

Bonus verde: per la sistemazione a verde degli immobili residenziali (che continueranno ad essere agevolati con la detrazione del 36%, calcolata su un tetto di spesa di 5mila euro).

 

Bonus mobili:consentirà di usufruire di una detrazione Irpef minore rispetto al 2023. Infatti, la detrazione sarà del 50% per l’acquisto di mobili e alcune tipologie di elettrodomestici, con un tetto di spesa massimo di 5.000 euro, comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio. 

 

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